Storia della Parrocchia B.V. del Monte Carmelo

CRONISTORIA DEL SANTUARIO DELLA B. V. MARIA DEL M. CARMELO

(chiesa parrocchiale di Oné)

La chiesa

* ONE’, frazione del comune di Fonte,deriva dalla parola dialettale “onera”(ontano),una pianta che cresceva lungo i numerosi corsi d* acqua,poiché il luogo era piuttosto paludoso. L’albero era di poco valore,ma leggero e adatto alla lavorazione a mano per gli zoccoli *di legno,calzature normali fino a 50 anni fa’.

* In questa località, chiamata Villa plana, nel 1600 la nobile famiglia dei Conti Badoer di Venezia vi costruì la sua villa di campagna (1’attuale casa delle suore di M.B.) e vi eresse anche una chiesetta dedicata alla Madonna del Carmine. Era un oratorio che poteva contenere una quarantina di persone ed era situato alla destra del portone di entrata della villa, lungo l’attuale strada statale.

* Poiché la campagna di Oné si popolava sempre di più, essendo la chiesa parrocchiale lontana,la famiglia Badoer, verso la metà del 1700 diede il permesso ai villici della zona di partecipare alla messa festiva nel proprio oratorio.

 

 

 

* L’ultima superstmons.Zinelli2ite della famiglia Badoer, la contessa Marianna, verso il 1870 donò la villa al parente Mons. Federico  M. Zinelli, allora vescovo di Treviso. Morto Mons. Zinelli, sua sorella Elena nel 1881 cedette la proprietà della villa Badoer con il terreno adiacente a Mons. Giovanni Battista Mander, ex-segretario particolare di Mons. Zinelli.

 

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Mons. Mander cominciò a frequentare la zona e resosi conto del bisogno religioso della gente (0né contava allora sulle 400 persone), cominciò a venire, di sabato, per celebrare la messa nella chiesetta della villa. Prima della presa di possesso di mons. Mander, l’oratorio era curato dal parroco di Fonte che assicurava una messa ogni domenica e curava il catechismo.

Lo stesso parroco aveva scritto al vescovo che la chiesetta era piccola per la popolazione e aveva bisogno di riparazioni. Mons. Mander accogliendo le richieste della popolazione e avendo delle possibilità economiche, nel gennaio del 1886 iniziò la costruzione della nuova chiesa.

La gente del luogo si prestò con generosità per la manovalanza. L’arciprete di Fonte, mons. Giuseppe Stocco, benedisse la prima pietra. La nuova chiesa fu costruita a sinistra, vicino al vecchio oratorio,sul pendio della collina. Mons. Mander, dietro delega del vescovo, benedisse la nuova chiesa il 20 gennaio 1889:”Io G.B. Mander, delegato dal mons. vescovo, col presente decreto ho benedetto l’Oratorio dedicato alla Madonna del Suffragio nel giorno 20 gennaio 1889…”. L’architetto fu E. Zardo, il direttore dei lavori M. Stefano Pacco, e 1’impresa di costruzione di Dal Bello detto Munarotto. La costruzione costò 70.000 lire,senza contare il lavoro gratuito della popolazione. Il vecchio oratorio fu demolito. Di questa chiesetta si conserva il quadro dell’altare,che rappresenta la Madonna che appare a S. Simone Stok e gli consegna lo scapolare e un angelo indica il monte Carmelo. La statua della Madonna dell’altare maggiore della nuova chiesa fatta venire da Napoli, raffigurava la Madonna del suffragio mentre scende nel purgatorio accompagnata da due angeli, per liberare le anime. Era fatta di cartapesta ed è andata distrutta. Nel febbraio de1893 fu fondata la confraternita della Madonna del Carmine. L’altare maggiore fu eretto nel 1896 con i resti dei marmi della tomba del papa Pio X. I due altari laterali sono un piccolo capolavoro di cemento e pietruzze, molto ben lavorati. La chiesa venne decorata con gusto ed eleganza.

* Per dare maggior lustro alla sua Oné,  mons. Mander volle erigere in ricordo del XIX secolo ormai passato, un monumento a Cristo Redentore nella piazza di Oné. L’opera fu benedetta l’11 luglio 1901.

* Tra il 1905 e il 1908 sorsero alcuni contrasti tra il parroco di Fonte e mons. Mander.

Il primo voleva la Chiesa sotto la sua giurisdizione, mentre il Mander cercava con tutti i mezzi di far fiorire quello che lui chiamava “II santuario della Madonna del Suffragio”.

Fu un periodo doloroso,con fatti incresciosi che hanno lasciato ancor oggi degli strascichi.

* Durante la guerra libica mon. Mander fece grandi suffragi nel suo santuario per i soldati caduti in battaglia e diffuse la pia unione della Madonna del suffragio in molte parti d’Italia.

* Nel 1919 mons. Mander fece costruire, vicino al santuario, la Colonia agricola del Grappa per gli orfani di guerra. Per dare maggior lustro alla sua Oné, mons. Mander volle erigere un monumento a Cristo Redentore nella piazza di Oné, come ricordo del secolo XIX ormai passato.

Mons. Mander e i Missionari 0-M.I.

Nel 1910 mons. Mander conobbe i Missionari O.M.I. a Marsiglia e cercò di affidare loro il suo santuario,ma invano.

Nel 1912 ritentò. mettendosi in relazione con P. Aristide Ferri, ma anche allora ebbe un rifiuto.

Durante la guerra(1915-1918) mons. Mander ebbe modo di incontrare il tenente cappellano P. Giuseppe Ferrecchia O.M.I. e tra i  due nacque un rapporto vero. P. Ferrecchia fece venire P. Gaetano Drago (1919) che portò a buon fine l’accordo e i superiori approvarono la fondazione.Ferrecchia arrivò a Oné nell’aprile del 1920 per dirigere la Colonia agricola del Grappa per gli orfani di guerra e il 26 luglio 1920 prese possesso del Santuario.

Treves

Il 25 aprile 1921 il Santuario della Madonna del Suffragio divenne Curazia e il P. Anselmo Maria Treves fu il primo curato. Era allora vescovo di Treviso Mons. Longhin. P. Treves rimase curato fino al 1924 e diede un forte impulso alla vita religiosa della curazia.

Nel marzo del 1921, a causa di vari dissensi, la Colonia agricola fu chiusa per ordine del prefetto e tra settembre 1923 e agosto 1924 i locali furono adibiti a sede dello studentato filosofico e teologico degli, O.M.I.

Il 21 gennaio del 1922 veniva benedetto il monumento ai caduti con la statua della Madonna della pace.

Mons. Mander morì il 9 aprile 1923, consumato dalla polmonite.

Il suo rapporto con i Padri oblati fu tormentato e ambiguo. Chi ne ebbe più a soffrire fu P. Anselmo Treves. La salma di monsignore fu sepolta nella cappella del S. Cuore e li giace ancora. Gli abitanti di Oné non si dimentichino del bene da lui compiuto per il paese e per il santuario.

 

La Curazia di Oné (1921~1957)

II primo curato fu P. Anselmo Maria Treves (1921-1924), devoto della Madonna, che cercò di far amare a tutti gli onesini. Anselmo diede un forte impulso alla vita spirituale della curazia dando vita alle Figlie di Marie, al gruppo della Madri Cristiane, al Terzo ordine francescano e al circolo della Gioventù cattolica di Maria Immacolata.

Dopo P. Treves fu nominato curato P. Bernardo Diana (1924-1927) .

Diana iniziò la costruzione della nuova Scuola materna di Oné, che era prima presso la villa Colombo e poi presso la famiglia Baron Giovanni.Il terreno fu donato da Stefano Facco fu Pietro. La costruzione costò 60.000 lire, frutto paziente delle raccolte di uova, polli e conigli offerti dagli abitanti di Oné.

La direziono dell’Asilo fu affidata alle suore della Carità, dette di Maria Bambina.

A p. Diana successe, solo per alcuni mesi, p. Michele Cipolla che fu sostituito da Raffaele Ferri (1927-1941).

Svolse un lavoro intenso, sviluppando la vita eucaristica, associativa e sorsero numerose vocazioni maschili e femminili.

Poiché la popolazione di Oné aumentava, si rese necessario l’ampliamento della chiesa.

Nel 1937 iniziano i lavori che vengono poi interrotti nel 1939 a causa della guerra. P. Vittorio Gazzola divenne curato di Oné nel 1941 e vi rimase fino al 1956.

Verso la fine del 1945 vengono ripresi i lavori della chiesa. Viene allungata la navata, ricostruita una nuova facciata, le due porte laterali sono chiuse e trasformate nelle cappelle di S. Pio X e S. Rita, mentre le nuove porte laterali sono ricavate negli spazi di due precedenti cappelle.

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Nel 1947 il vescovo benedice la nuova parte della chiesa. Nel 1956 P. Gazzola fa ampliare anche la scuola materna e le suore possono abitare  nella scuola stessa.

Le vocazioni continuano ad essere numerose. Sempre nel 1956 si coprono le vecchie decorazioni nella parte vecchia della chiesa ad esclusione della zona dell’abside e del presbiterio.

Tra settembre 1956 e ottobre 1957 regge la curazia P. Raffaele Tocco. Nel suo breve servizio fa posare il pavimento nella parte nuova della chiesa e la completa con banchi nuovi.

Il 26 gennaio 1957 la Curazia diventa Parrocchia e P. Luigi Innocenzi ne è il primo parroco.

La Parrocchia di Oné (1957…)

Il 2 ottobre del 1957 la Curazia di Oné viene eretta in parrocchia da mons. Negrin, vescovo di Treviso.

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Il primo parroco è P. Luigi Innocenti (1957 – 1964).

 

Egli fa costruire i due altari dell’Immacolata e di S. Antonio. Compera il nuovo organo; fa dipingere le pareti interne della chiesa in giallo pallido, escludendo la zona del presbiterio e dell’abside ( lo sfondo è azzurro, la decorazione e dorala ).

II Comune fa eseguire le scalinate e le rampe antistanti la chiesa (1960).Viene effettuata la tinteggiatura esterna di tutta la chiesa (1964).

Viene inoltre realizzato il nuovo battistero ed eseguite la pavimentazione davanti alle porte laterali della chiesa, la piazza della chiesa e la manutenzione del tetto. Il 5 ottobre 1964 P. Innocenzi si spense improvvisamente lasciando tanto rimpianto presso i parrocchiani.

p.Luigi Petrin

Il 6 dicembre del 1964 P. Luigi Petrin prese possesso della parrocchia.

Fu subito impegnato per preparare la comunità ad accogliere la riforma liturgica che andò in vigore il 7 marzo 1965. Fu messo l’altare rivolto verso il popolo in legno che ora è stato rimesso a nuovo e viene usato nella cappella invernale. Sempre nel 1965 vengono eseguiti i lavori dell’impianto di riscaldamento ad aria calda: viene ricavata una bocchetta d aria calda nel pulpito di destra (che fra poco sarà eliminata); si eseguono alcuni lavori nell’ufficio parrocchiale e in sacrestia; nel lato est della chiesa viene costruita la centrale termica e i «servizi igienici. Durante i lavori,in soffitta, viene ritrovata una tela ad olio rappresentante la Madonna dello scapolare con il SS Bambino e S. Domenico, eseguita tra il XVII-XVIII secolo.

Ripulita subito alla buona (con acqua e sapone), e poi restaura piuttosto male, è stata rimessa in splendore nel mese di marzo del 1999 ad opera del prof. arch. Vanni Tiozzo.

Qra la potete ammirare – sulla parete della nuova sacrestia.

Nel 1968 viene effettuata la ristrutturazione del campanile: rifacimento della copertura e degli intonaci, posa in opera dell’orologio e del parafulmine, in quello stesso anno si sostituisce la statua del 1890 della Madonna del Suffragio, situata nell’abside, realizzata in cartapesta e proveniente da Lecce, con una statua in legno, opera dello scultore Mussher di Ortisei.

Nel 1971 iniziano i lavori della sistemazione del presbiterio. Viene collocata la nuova statua in legno, dove ora potete ammirarla. L’altare in legno è sostituito con l’attuale, le balaustre che dividevano il presbiterio dalla navata sono tolte e posizionate sui finestroni del presbiterio.

Si fa un nuovo impianto elettrico e sono poste in opera delle lampade in ferro battuto. Si esegue una lavatura dei muri, si  modifica la decorazione dell’ abside: questa viene rivestita in marmo giallo di Siena. Il rosone originale tolto nel 1953 dalla vecchia facciata viene riposizionato sulla nuova nel medesimo posto. Una nuova statua in legno di Sant’ Antonio entra nella chiesa . I lavori si sono svolti sotto la direzione dell’architetto  Meo Marino di Venezia.

Nel gennaio del 1967 muore la signora Massimiliana Reginato ved. Boaro e lascia in eredità alla chiesa la sua casa (in V. Roma) e 350.000 lire. Quella casa fu poi venduta per comperare il campo in V. Giolli.

Il primo aprile 1967 mons, Antonio Mistrorigo ordina sacerdote P. Baron Costante. Era dal 1925 che non si aveva un’ordinazione sacerdotale nella nostra chiesa.

Grazie alla generosità della signora Alba Ceccato è stato realizzato il mosaico del portone centrale della chiesa, raffigurante la Madonna del suffragio.

La signora Facco Mary fa dono della statua dell’Immacolata, in legno di Ortisei, che viene benedetta

il 22 ottobre 1967. Il tre dicembre, prima domenica di Avvento, vengono eliminate le quattro questue che si facevano durante la messa festiva, ne viene fatta solo una, alla presentazione dei doni.

Nel maggio del 1968 viene acquistato un pezzo di terreno accanto alla scuola materna.

II 23 febbraio del 1969 è stato benedetto il salone dell’Oratorio femminile, presso le suore di Maria B.

UN PO’ DI STORIA RECENTE

Parrocchia  di Onè, dalla cronaca…correva l’anno 1970, parroco p. Luigi Petrin

Dicembre 1969, il parroco continua i raduni di donne per rione, tra le altre cose nota una diminuzione  di religiosità in genere e lo prova segnalando tanti indizi, sia tra gli anziani che tra i giovani. Nel mese di Gennaio 1970, viene definitivamente scartata, da parte della amministrazione provinciale Omi, la proposta di accomodamento dell’Asilo Infantile.  Dall’8 al 14 Febbraio, vengono terminati i lavori di recinzione del campo sportivo. Nei giorni 23 e 24 Febbraio 1970 è stata costruita la suoletta in cemento, per collocarci sopra l’attuale Madonna del Carmine, che pesa 3 quintali. Il 26 Febbraio iniziano le riunioni zonali per gli uomini. Vi possono partecipare anche i giovani dai 18 anni in su, le presenze sono scarse in genere, ma destano molto interesse, arrivando fino a due ore di colloquio, in forma dialogica, si tratta di: religiosità, parroco, evasione, finanze, consiglio pastorale. Sono state tenute in casa Marin,  Osteria della Contrada, Osteria Visentin, due all’Asilo e una in Parrocchia. Domenica 5 Aprile, abbiamo il Vescovo Mistrorigo che alle ore 10:00 celebra la Santa Messa e poi conferisce la Cresima a 158 bambini. Il sacramento è stato conferito ad alcuni della scuola media, agli alunni di 5, 4, 3 e seconda elementare, che in numero di 44, alle ore 8 avevano fatto la Prima Comunione. Mi  è stato praticamente impossibile rimandare le cresime per quelli di seconda elementare, cioè all’età di 8 anni, i genitori con troppo insistenza mi hanno pressato, affinché si facesse tutto nello stesso giorno. Le spiegazioni date in merito al concilio Ecumenico non facevano presa, e dopo aver chiesto consiglio al segretario del Vescovo, che mi esorta ad andare piano, mi sono adattato alle richieste dei genitori. La sera del 30 Aprile sono state fatte le elezioni del Consiglio Parrocchiale di Azione Cattolica secondo i nuovi Statuti.

La parrocchia di Onè. oggi.verso il rinnovo del cpp.

Se la parrocchia  è definita come una “determinata comunità di fedeli che si trovano in un territorio”, ci accorgiamo che in realtà, è molto di più sia nella sua identità più profonda, che nel suo collegamento vivo con la Diocesi, con il Vicariato, e in Collaborazione Pastorale. Infatti è una comunità di battezzati; il concilio Vaticano secondo insiste molto, sulle relazioni tra i battezzati e per questo usa diverse espressioni per dirne la realtà: gruppi di fedeli, comunità di fedeli, porzione del gregge del Signore. La parrocchia è costituita da diverse presenze: i LAICI, cristiani battezzati che nella storia degli uomini, si dedicano alla costruzione del Regno di Dio tra le realtà temporali; i MINISTRI ORDINATI, in virtù della loro consacrazione sono inviati a servire con l’autorità di Cristo, rappresentandolo sacramentalmente come pastori e servitori; i CONSACRATI, chiamati a servire Cristo più da vicino con la professione dei Consigli Evangelici, ci ricordano l’assoluto di Dio nella nostra vita.

UN PO’ DI STORIA.

Questa campana, risale alla chiesetta dei conti Badoer, che abitavano nell’attuale  casa delle suore di Maria Bambina. La campana pesa 19 kg e porta questa scritta (in latino): “Anno 1725 per voto di Marco Badoer”. Vi sono inoltre scolpite le immagini della Madonna del Carmine, del Crocifisso, di San Pietro e di santa Caterina di Alessandria. La campana e il Quadro della Madonna conservato in sagrestia, rappresentano il pernio sacro attorno al quale si è stretto il paese di Onè. Quando nel lontano 1725 questa campanella cominciò a suonare facendosi sentire ai pochi casolari della campagna di Onè, i nostri antenati accorrevano pii e devoti ai piedi della Madonna del Suffragio. La campanella in data 25 novembre 2001 è conservata in archivio parrocchiale sarebbe stata donata successivamente, secondo p. Costante a una congregazione di suore missionarie in Africa.

Dalla cronaca. p. Luigi Petrin

Dicembre 1969, il parroco continua i raduni di donne per rione, tra le altre cose nota una diminuzione  di religiosità in genere e lo prova segnalando tanti indizi, sia tra gli anziani che tra i giovani. Nel mese di Gennaio 1970, viene definitivamente scartata, da parte della amministrazione provinciale Omi, la proposta di accomodamento dell’Asilo Infantile.  Dall’8 al 14 Febbraio, vengono terminati i lavori di recinzione del campo sportivo. Nei giorni 23 e 24 Febbraio 1970 è stata costruita la suoletta in cemento, per collocarci sopra l’attuale Madonna del Carmine, che pesa 3 quintali. Il 26 Febbraio iniziano le riunioni zonali per gli uomini. Vi possono partecipare anche i giovani dai 18 anni in su, le presenze sono scarse in genere, ma destano molto interesse, arrivando fino a due ore di colloquio, in forma dialogica, si tratta di: religiosità, parroco, evasione, finanze, consiglio pastorale. Sono state tenute in casa Marin,  Osteria della Contrada, Osteria Visentin, due all’Asilo e una in Parrocchia. Domenica 5 Aprile, abbiamo il Vescovo Mistrorigo che alle ore 10:00 celebra la Santa Messa e poi conferisce la Cresima a 158 bambini. Il sacramento è stato conferito ad alcuni della scuola media, agli alunni di 5, 4, 3 e seconda elementare, che in numero di 44, alle ore 8 avevano fatto la Prima Comunione. Mi  è stato praticamente impossibile rimandare le cresime per quelli di seconda elementare, cioè all’età di 8 anni, i genitori con troppo insistenza mi hanno pressato, affinché si facesse tutto nello stesso giorno. Le spiegazioni date in merito al concilio Ecumenico non facevano presa, e dopo aver chiesto consiglio al segretario del Vescovo, che mi esorta ad andare piano, mi sono adattato alle richieste dei genitori. La sera del 30 Aprile sono state fatte le elezioni del Consiglio Parrocchiale di Azione Cattolica secondo i nuovi Statuti.

La parrocchia di Onè, oggi.verso il rinnovo del Consiglio Pastorale Parrocchiale

La Parrocchia è dentro un territorio: è il luogo essenziale per l’evangelizzazione, dove vivere la predicazione, la catechesi, la liturgia, la cura pastorale, la carità, con tutte le sue diverse e ricche presenze. Nel far parte di un territorio, semplicemente con il riferimento a un domicilio, di ogni persona residente, la parrocchia spinge la Chiesa a tutti (cattolica) ed evidenzia l’uguaglianza di tutti pur nelle diversità della vocazioni. Sono questi elementi importanti per definirne l’appartenenza e questa dentro un ambito geografico, economico, sociale, politico e culturale. Nel territorio si radica una memoria storica, anche in un periodo di mobilità umana. La ricchezza dell’essere comunità territoriale ci pone nella vicinanza e prossimità, fedeli prossimi tra di loro e riuniti attorno allo stesso pastore. C’è una comunione invisibile che precede quella visibile.

I Parroci Dopo p. L. Petrin

p.Bruno Carpane (1983 – 1990)     

p. Carpene

p. Carmelo Menegon (1990 – 1995)

p.Mengon

UN PO’ DI STORIA.

Maria Vergine del Suffragio, di autore ignoto, ritrovata in soffitta e fatta restaurare da p. Costante. Veniva portata in processione nella Festa della Madonna del Carmine il 16 Luglio. Ora è appesa alla parete in sagrestia.

Dalla cronaca la festa della comunità

Cpp 14 giugno 1974, costituzione del comitato permanente per la Festa della Madonna del Carmine, nell’ultima domenica di Luglio. Se ne è sempre occupata la Pro Loco, ma ora i giovani del gruppo hanno scelto di sopprimere questa festa e la commissione si è sciolta per dimissione degli stessi. Negli anni 1972-73, se ne occupa p. Mario cappellano, con alcune persone di buona volontà, in collegamento con l’Amministrazione Comunale. 28 luglio 1974 festa del Carmine con la Processione, presenza soddisfacente anche alla processione delle ore 16.00. per la Festa esterna non vi era troppa gente. Giugno 1997, p. Costante, nell’ultimo cpp si è deciso di rilanciare la Festa della patrona della Parrocchia: la Beata vergine del monte Carmelo. La festa verrà celebrata Domenica 13 luglio. E’ stato formato un comitato per l’organizzazione e lo svolgimento, è stato coniato anche un nuovo nome FESTA DELLA COMUNITA’, è la comunità parrocchiale che si ritrova insieme in onore della Madonna. E’ la comunità che fa la festa vogliamo puntare sulla comunità. Ecco che allora anche il luogo della festa sarà diverso: non più la piazza ma i cortili dell’oratorio, dove è più facile incontrarsi, fare gruppo dialogare, sentirsi famiglia. Luglio 1975 anche quest’anno c’è stata la festa bella e sentita della nostra cara Patrona. Luglio 1999 i festeggiamenti sono stati aperti sabato pomeriggio alle ore 17.00. Domenica mattina p. Ugo ha celebrato l’Eucarestia e guidato la solenne processione in onore di Maria, malgrado il caldo, molta gente ha partecipato devotamente.

La parrocchia di Onè, oggi verso il rinnovo del Consiglio Pastorale Parrocchiale

Il cpp è nato con il compito specifico di far maturare la sinodalità e la corresponsabilità. Non esiste una parrocchia senza la capacità di mettersi in ascolto di tutti, per comprendere ciò che lo Spirito desidera per questa Chiesa, ma c’è una responsabilità comune nella sua edificazione. Se spetta al ministro ordinato radicare le scelte della parrocchia nell’apostolicità, ognuno con il proprio dono dello Spirito è al servizio della comunione ecclesiale. Ogni laico diviene membro vivo per l’incremento della Chiesa e la sua santificazione. Si possono precisare alcune finalità: nello studio, nel confronto, nella valutazione ed esposizione delle scelte da compiere; esprimere l’unità e la corresponsabilità del popolo di Dio guidata dal suo pastore; strumento di ricerca, programmazione, verifica dell’attività pastorale, in linea con la pastorale diocesana; capace di vigilare con discernimento evangelico perché la parrocchia risponda alla sua fisionomia di Chiesa, in ordine alla evangelizzazione, al culto, alla carità.

UN PO’ DI STORIA

Chi è l’autore della statua del Redentore in Piazza Onè? Domenica 3 Ottobre 1971 commemorazione a Caniezza dello scultore Francesco Sartor. Fra le sue opere la statua del Redentore nella Piazza di Onè di Fonte. La colonna con la statua del Redentore che in questo momento è senza la croce e l’aureola, fu eretta nel 1901, in ricordo e consacrazione del XX secolo. Giugno 1975, su sollecito del parroco il sindaco, da l’incarico di far rimettere la croce e l’aureola al Cristo Redentore, a spese del comune. Sono 75 anni che  quel monumento esiste perché fu eretto da mons. Mander nell’Anno Santo del 1901. (dalla cronaca di p. Petrin ).

Dalla cronaca. P. Costante Baron

Dalla morte di p. Petrin non si è più continuato un diario parrocchiale. Con la venuta del nuovo parroco p. Costante si riprende. Il Consiglio Parrocchiale, ha accolto ufficialmente il nuovo parroco p. Costante Baron. P. Costante ritorna nella sua terra di origine dopo circa 20 anni di lontananza. Era stato cappellano con p. Petrin. Aveva soprattutto curato un cammino di formazione dei catechisti, che poi hanno sempre tenuto fede, tra alterne vicende al mandato ricevuto. E’ stata stabilita per il 14 Settembre 1996 la data di ingresso del nuovo parroco, p. Marino Merlo, giovedì 12 ha guidato la comunità per un tempo di raccoglimento e preghiera. Ottobre, in questo mese p. Costante ha iniziato una serie di incontri con tutti i gruppi parrocchiali : dalla conoscenza delle varie situazioni avuta attraverso questi incontri si sono potuti evidenziare difficoltà, bisogni, malesseri. Il parroco ha quindi ritenuto opportuno attraverso il foglietto parrocchiale aprire un dialogo. ” ho saputo che alcuni cambiamenti”, introdotti nella Messa della Domenica, hanno suscitato attenzione e discussione. Alcuni mi hanno manifestato la loro approvazione, altri le loro perplessità e preoccupazioni, sento il desiderio di aprire un dialogo proprio con voi sulla Messa. In questo mese sono iniziati i lavori di manutenzione del tetto della nostra Chiesa. Si è fatta urgente la formazione di un gruppo liturgico, per la preparazione delle varie celebrazioni. Alla Festa della Famiglia, 29/ 12, le coppie presenti alla Messa hanno rinnovato le loro promesse Battesimali. Venerdì 21 Marzo, la Via Crucis si è fatta lungo le strade del paese, partendo dalla Chiesa alle ore 20.00, e percorrendo via Giolli, via Villapiana, via Roma, via M. del Carmine,  via mons. Mander e ritorno in Chiesa, la sera del venerdì precedente il Venerdì Santo. Pentecoste 1997, la comunità è stata presente al triduo di preghiera. Giugno 1997, l’oratorio laboriosa fucina di attività, ha preparato una Mini Olimpiade progettata e realizzata dal Consiglio dei genitori che sono sempre presenti con i loro figli la domenica. La riuscita è stata ottima.

La parrocchia di Onè, oggi. verso il rinnovo del Consiglio Pastorale Parrocchiale

La chiamata a far parte del cpp, è conforme alla chiamata del Signore a lavorare nella sua vigna. Chiamati a: vivere da discepoli di Gesù, nell’ascolto della Parola, nella preghiera personale e nell’assemblea liturgica, in coerenza di vita con le proposte morali cristiane. Avendo senso ecclesiale, esige una attiva partecipazione alla vita della comunità. Partecipazione fatta di ascolto, accoglienza, chiarezza, cordialità, conoscenza di quello che avviene in parrocchia, dono del discernimento, per saper distinguere ciò che viene dallo Spirito. La passione perché venga il suo regno, allora partecipare al cpp richiede di avere un grande sguardo di amore e di simpatia sulla storia e su ogni uomo e donna, nei quali lavora invisibilmente la grazia.

Costante Baron par (1996 – 2009)

 

p. Costante

Costante nel suo periodo di parroco nel suo mandato ha stimolato molto la vita parrocchia e a trasformare la Festa della Comunità. Questi sono i lavori effettuati per ridare decoro alla Parrocchia restauro della Chiesa, cambiando impianto di riscaldamento da Gasolio a metano, ha acquistato per la parrocchia tutta la parte della scuola Apostolica, rifacendo tutte e tre i piani, creando sale, per riunioni e catechismo, ha rimesso a posto l’Oratorio

 

Saverio Fabiano par(2009 – 2012)

P. Saverio

Saverio nel suo mandato apostolico ha incrementato il rapporto con i fedeli e per dare possibilità a chi non poteva recarsi alle sale catechismo a fatto installare L’Ascensore dal piano terra al primo piano .


Parroci Diocesani

Don Daniele Michieli 2012 – 2016

Don DanieleMicheli

 

 

 

Nel suo periodo di parroco e riuscito ad ottenere da parte della comunità un fratellanza ed amicizia mantenendo la festa della Comunità, i suoi lavori per la Comunità e il rifacimento dell’impianto di  riscaldamento della Chiesa perchè quello esistente non riusciva a riscaldare bene tutta la chiesa e creavano macchie di umidità, passando da quello a metano, a quello pavimento alimentato elettricamente.


 

 Don Gabriele Fregonese 2016

Don Gabriele Fregonase

Dal Momento del suo arrivo la comunità ha un nuovo parroco di animo dinamico,  coraggioso e con la volontà di rimettere mano alla chiesa facendo dei lavori, di abbellimento,  riverniciando tutta la chiesa, togliendo il vecchio impianto di riscaldamento a metano  e messa in sicurezza  i finestroni del tetto della chiesa, rimettendo a posto il coretto vicino la sacrestia,  ha fatto fare la cucina per la comunità che e diventata  la mensa del cenacolo del pane per le famiglie bisognose del paese. Festeggiato i  50 di sacerdozio di p, Costante,i 60 anni della Parrocchia e dato nuova linfa  per la Festa Comunità della B.V. del Monte Carmelo, che dal 2019 si è trasformata nel palio delle bandiere delle contrade, che è stata molto apprezzata dal tutta la Comunità del paese.

 

Don Gabriele insieme a Don giorgio, p. costante e p. Bruno60 anni Parrocchia

Gruppo lavoro festa 60